SICUREZZA IDRAULICA, LAVORI PER 13 MILIONI DI EURO


IL CONSORZIO BONIFICAZIONE UMBRA
DA’ IL VIA A SEI GARE D’APPALTO PER TUTTO IL TERRITORIO



Resta in primo piano l’impegno progettuale e manutentivo per la sicurezza della Valle Umbra dal punto di vista idraulico. Prevenzione, ma anche valorizzazione ambientale e adeguamento delle reti idriche superficiali sono all’ordine del giorno nelle attività del Consorzio della Bonificazione Umbra, che ora ha dato disco verde a sei gare d’appalto per interventi che attengono all’intero territorio di competenza, per un investimento complessivo di ben tredici milioni di euro. Un maxi-finanziamento reso disponibile dalla Regione Umbria e frutto della collaborazione con palazzo Donini e l’Amministrazione provinciale di Perugia, come ha tenuto a sottolineare il presidente del Consorzio, Ugo Giannantoni. La disponibilità delle risorse - impegnate per progetti altamente qualificati e destinati non solo a rimuovere annose situazioni di rischio, ma anche a potenziare le dotazioni territoriali – rende possibile agire sul rischio che oggi grava su alcune porzioni del territorio della Valle Umbra sud, ritenuta (è opportuno ribadirlo) l’area a maggior rischio di dissesto idrogeologico dell’Umbria. Proprio in questi ultimissimi mesi si è evidenziato come le mappe di pericolosità idraulica del territori descrivano le aree a rischio di esondazione con tempi di ritorno di cinquanta, duecento e cinquecento anni determinando conseguentemente delle limitazioni dal punto di vista urbanistico. Questioni che per l’Assemblea consortile rivestono dunque assoluta priorità nella programmazione delle attività della Bonificazione Umbra e che vedono la struttura tecnica coordinata dal direttore Carlo Marconi impegnata a definire gli interventi indispensabili in un complesso mosaico di sistemazioni idrauliche non più rinviabili. Ed ecco dunque il dettaglio delle gare d’appalto messe a punto dal Consorzio della Bonificazione Umbra.
Nel territorio di Foligno si procederà ai lavori urgenti di sistemazione idraulica del torrente Renaro, per i quali il finanziamento disponibile è superiore a tre milioni di euro. C’è poi il via libera al terzo lotto del secondo stralcio del collettore “Paciana”, opera che attiene alla sistemazione idraulica della rete di drenaggio nell’area di Madonna della Fiamenga, del nuovo ospedale “San Giovanni Battista” e della zona industriale Paciana per lo smaltimento nel torrente Chiona delle acque meteoriche che si riversano nell’area Santo Pietro. In questo caso la spesa finanziata è di poco inferiore al milione di euro. E ancora il primo stralcio nella zona di Sant’Eraclio per lo smaltimento delle acque attraverso canali e collettori delle acque dei bacini tributari a monte della statale n.3 “Flaminia”, il cui intervento da oltre un milione di euro è cofinanziato dal Comune di Foligno. Altri appalti riguardano gli interventi urgenti di sistemazione idraulica del bacino del fosso Renaro e del rio Tabito in località Capitan Loreto, nei comuni di Assisi e Spello (spesa complessiva 2,4 milioni di euro); il secondo stralcio della pista ciclabile lungo i torrenti Marroggia, Teverone, Timia ed il fiume Topino nei comuni di Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Foligno, Bevagna, Cannara e Assisi. Il finanziamento disponibile ammonta a 4,6 milioni di euro per un’opera che avrà un tracciato complessivo di circa sessanta chilometri di particolare interesse naturalistico e ambientale, diventando una delle piste ciclabili più lunghe d’Europa. Infine la realizzazione del Terminal di snodo tra le piste ciclabili di Spoleto-Assisi, Spoleto-centro storico e per le mountain bike Spoleto-Diga di Arezzo, con un finanziamento di poco inferiore al milione di euro.
Il presidente del Consorzio della Bonificazione Umbra, Ugo Giannantoni ha sottolineato la valenza delle opere che ci si appresta ad affidare alle imprese che risulteranno aggiudicatarie dei lavori e la consapevolezza della indispensabilità degli interventi che si vanno ad attuare, in linea con il compito di salvaguardia del territorio affidato all’ente consortile.