Bando integrato multimisura per la filiera turismo-ambiente cultura D.D. n.9086 del 21/10/2004 "Le terre del cuore verde d'Italia" CONSORZIO BONIFICAZIONE UMBRA - COMUNE DI SPOLETO "Terminal snodo Le Mattonelle"
Ente finanziatore: Cofinanziamento CBU e Regione Umbria - Servizio Beni Culturali
Importo finanziato: EUR 993.788,00
Data di fine lavori: 2012-12-12
Descrizione sintetica
Dalla Relazione Tecnica Illustrativa del progetto:
Il Consorzio della Bonificazione Umbra ha predisposto il progetto per la realizzazione della pista ciclabile Spoleto-Assisi per favorire lo sviluppo turistico del territorio mediante un sistema di viabilità dolce e la valorizzazione ed il controllo dei corsi d’acqua della vallata umbra; che tale percorso lungo circa Km 50 è uno tra i più lunghi d’Europa e attraversa ben 8 Comuni dell’Umbria ( Spoleto, Campello sul Clitunno, Trevi, Montefalco, Bevagna, Foligno, Cannara, Assisi ). Nel Comune di Spoleto, il complesso denominato “Le Mattonelle”, ubicato tra le frazioni di Pontebari e San Nicolò, è stato prescelto come Terminal di tale infrastruttura. L’importanza del Terminal Spoletino è fondamentale perché si tratta di uno snodo fra diverse piste ciclabili: infatti da tale punto si diramano anche altre due piste già ipotizzate, quella che permette di arrivare in prossimità del centro storico della città di Spoleto e quella di Mountain bike che attraverso percorsi più accidentati giunge fino alla diga di Arezzo.
Il complesso edilizio originario è stato realizzato tra la fine dell’ottocento e gli inizi del secolo scorso. Intorno ad un grande piazzale è composto da due grandi edifici rettangolari dalle caratteristiche essenziali tipiche delle costruzioni industriali, (la ex fabbrica di mattonelle e laboratorio artigianale da marmista), da un annesso (la ex casa del guardiano), da una struttura a torre ( ex cabina elettrica ) e da un manufatto con arcate in laterizio che “ ricorda l’esistenza degli oltre 10Km del raccordo ferroviario tra le miniere di lignite e la ferrovia Roma – Ancona “. Tipico esempio di “ archeologia industriale “ l’insieme è situato tra il torrente Tessino e il torrente Marroggia, in un contesto ambientale molto piacevole, “lacerato” però dal tracciato della “Tre Valli” e da numerosi tralicci elettrici di grandi dimensioni per i quali sarebbe auspicabile una diversa sistemazione. (...) In pessimo stato di conservazione i due edifici industriali (...) hanno subito numerosi crolli della struttura portante e della copertura realizzata con capriate e soprastante manto di marsigliesi. Visto il pesante stato di degrado di tutte le strutture e le scarse qualità architettoniche di questi edifici il progetto, per abbassare i costi di realizzazione, ne prevede la demolizione e la ricostruzione con grandezza e tipologia analoga.
La ex fabbrica di mattonelle e il laboratorio artigianale da marmista fungeranno chiaramente da edificio principale che verrà adibito a: rimessa delle biciclette, laboratorio di riparazione delle stesse, spogliatoio e servizi igienici per i fruitori delle diverse piste ciclabili e da un bar ed ampio ristorante con annessi servizi adeguati all’abbattimento delle barriere architettoniche. È prevista anche la realizzazione con pareti vetrate di una nuova sala comune e/o sala ristorante. L’ex guardiania verrà collegata all’edificio principale e fungerà da cucina e centrale termica. L’ex cabina Enel anch’essa in stato di degrado verrà demolita e non ricostruita per permettere un recupero di volumetria. (...) Si prevede inoltre la messa a dimora di specie arboree autoctone e tipiche dei corsi d’acqua lungo il percorso delle piste ciclabili (...).